Sicilia e Sud Italia in camper, un racconto di viaggio
Torna il racconto del nostro cliente Davide. Lo scorso novembre ci aveva raccontato il suo viaggio in camper da Rimini a Valencia, e oggi riportiamo gli appunti del suo taccuino scritti durante il recente tour che ha fatto in Sicilia. Partenza: sempre dalla nostra piazza, a Rimini.
Queste le sue parole.
Viaggio in camper di 14 giorni al sud Italia
Il nostro viaggio in camper è partito da Rimini, precisamente dal luogo in cui abbiamo noleggiato il camper che ci ha portato a spasso per l’Italia, e dove abbiamo lasciato la nostra utilitaria. Era la seconda volta che partivamo per una vacanza in camper superiore ai 10 giorni, e abbiamo avuto ulteriore conferma che la fretta e i camper non vanno d’accordo. Questo perché il camper comporta una certa idea di vacanza, un certo stile di vita, un preciso approccio all’avventura. Il che non significa mancanza di comodità, anzi: ci sono mezzi e camping che non hanno nulla da invidiare agli hotel o agli appartementi vacanza. Ma in realtà, il paragone è ingiusto perché, dicevo, si tratta di due cose differenti. E vi assicuro che vale la pena provarle entrambe. Quindi, abbiamo caricato le tavole da surf a bordo e siamo partiti.
Fermandoci solo per mangiare qualcosa in un’area di sosta, abbiamo guidato (parlo al plurale perché a bordo eravamo in quattro) fino a Bari, dove ci siamo fermati solo un’oretta per sgranchirci le gambe e cucinarci un piatto di pasta (a bordo, ovviamente). Avevamo fretta di raggiungere Reggio Calabria, dove avremmo trascorso la notte; da lì ci saremmo imbarcati sul traghetto diretto a Messina il giorno dopo. Abbiamo dunque seguito la Strada Adriatica fino a Bari e preso poi direzione Pollicoro, Cosenza, Reggio Calabria. Era pomeriggio quando siamo giunti a Pollicoro, ci sarebbe piaciuto restare fino al tramonto, ma un po’ per il cielo nuvoloso, un po’ per l’ansia di incontrare traffico, abbiamo rinunciato all’idea e abbiamo continuato a guidare. Ci siamo detti “i tramonti ce li godiamo in Sicilia”, e così è stato.
Il viaggio in traghetto è stato divertente, non pensavamo che si potessero imbarcare pure i camper, questo solo perché nessuno di noi lo aveva mai preso. Poi ci siamo accorti che sul traghetto viene imbarcato qualunque mezzo, dalle motociclette agli elicotteri, per dire. Così, eccoci a Messina. Città pazzesca, l’abbiamo girata a piedi, lasciando il camper in un’area di sosta. Qui siamo rimasti un solo giorno, mentre ne abbiamo trascorsi tre, di sole, mare e kitesurf, a Capo D’Orlando. Eravamo ospiti di amici camperisti, che ci hanno accompagnato non solo in spiaggia, ma anche nel museo all’aperto Fiumana d’Arte: 11 opere lungo gli argini del fiume Tusa, e tra queste c’è pure una piramide. Cioè, una piramide in Sicilia, e chi lo avrebbe mai detto?
Lasciata Capo D’Orlando, abbiamo continuato il tour della Sicilia in senso antiorario, questa volta in direzione Palermo. Qui abbiamo trascorso una giornata strepitosa sotto temperature che oscillavano fra i 38 e 39 gradi. Molto più fresca la zona di Marsala, dove abbiamo trovato condizione perfette per fare kitesurf, soprattutto nel Comune di Petrosino. Abbiamo scoperto che questo piccolo comune è una meta molto amata dai surfisti, e abbiamo scoperto anche il perché. Qui siamo rimasti due giorni in più del previsto: il clima era così perfetto che sarebbe stato un peccato non goderselo. Chi ama gli sport in acqua sono sicuro che mi capirà. C’è da dire, poi, che i tramonti che si vedono nella costa ovest della Sicilia, sono davvero strepitosi. Sarebbe stato bello raggiugnere anche le isole Egadi, ma effettivamente il tempo a disposizione non era poi così generoso. Così siamo risaliti a bordo verso Gela. Qui abbiamo sostato un paio di giorni per partecipare al compleanno di un amico. Un compleanno lungo, perché al sud certe cose si fanno in grande. Molto in grande.
Ripartiamo alla volta di Marina di Ragusa, dove ci siamo fermati per pranzo, e nel pomeriggio eravamo già in direzione Siracusa. Qui abbiamo lasciato il camper alle porte della città e ci siamo lasciati portare a spasso da una guida del posto, che ci ha accompagnato nel Parco Archeologico della Neapolis e tra le strade di Ortigia. il resto del tempo lo abbiamo passato nella Spiaggia dei Vendicatori. Il nome era troppo epico per non dedicargli qualche ora.
Da Siracusa ci siamo poi spostati verso nord, precisamente a: Catania, Giardini Naxos e Taormina. Qui abbiamo fatto solo delle tappe veloci perché il tempo iniziava a stringere e aspettavamo con ansia la nostra ultima avventura siciliana: il trekking sull’Etna. Spoiler: è stato, pazzesco!
Conclusa questa giornata “anomala”, siamo risaliti in camper con la triste intenzione di tornare a casa. Purtroppo ci toccava tornare alla quotidianità. E quindi via, dopo una doccia nell’ultimo campeggio in cui abbiamo sostato, siamo risaliti sul traghetto per tornare in Calabria. Il viaggio di ritorno lo abbiamo fatto sulla costa tirrenica, così, giusto per rendere meno monotono il percorso. Due brevissime tappe a Salerno e Napoli – vuoi non fermarti a Napoli per pranzo? – e poi su verso la baia di Talomone, dove oltre a salutare un amico ci siamo goduti l’ultima serata di vacanza. Al mattino dopo eravamo già in viaggio verso Rimini, passando per Siena e Arezzo.
Parcheggiato il camper nel garage di Quelli dei Camper ci siamo lasciati con una promessa: in inverno andremo a nord!