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Vita da Camper vuole raccogliere tutti i consigli utili sulla vita in Camper, Viaggi in Camper e tanto altro. Articoli che non riguardano la manutenzione tecnica ma sono consigli utili da Quelli dei Camper, in particolare da Claudia e Massimo coppia, titolari e camperisti da una vita.
Viaggio in camper al centro-sud Italia Duemila e cinquecento chilometri, tre mari, nove regioni e dieci città. Questi sono i macro dati dell’itinerario percorso dal nostro cliente Davide che ha noleggiato un camper per un’esperienza insieme ai suoi amici.
Ogni camper è munito di un impianto di riscaldamento, e pochi si preoccupano delle sue prestazioni. Chi viaggia in inverno, invece, dovrebbe prestare particolare attenzione alle sue caratteristiche. In particolare, potenza e praticità d’uso possono rendere molto più confortevole l’uso del camper a basse temperature.
Innanzitutto gli impianti di riscaldamento camper si differenziano per i due principali tipi di combustibile: gas (GPL) o gasolio. Entrambi i sistemi di riscaldamento hanno punti di forza e criticità, ed è impossibile determinare a priori quale dei due sia il migliore. Possiamo però sfruttare i punti di forza di ciascuno per determinare quello che si adatta meglio alle nostre esigenze.
Il sistema a gas è sicuramente il combustibile più pulito e che richiede minori costi di manutenzione nel tempo poiché la combustione rilascia meno residui e garantisce una minore necessità di pulizie periodiche. Altro punto di forza sono i bassi consumi di corrente nelle fasi di accensione e spegnimento e per questo è un sistema che ben si adatta a coloro che praticano campeggio libero. Il primo punto critico è l’autonomia di gas: una stufa a gas a temperature mediamente intorno lo zero, che deve lavorare tutto l’arco della giornata, consuma una bombola da 10 kg in 3 giorni; per questo chi va all’estero per periodi superiori ai 7 giorni dovrà preoccuparsi dell’approvvigionamento di bombole di ricambio che all’estero non sempre è semplice trovare, soprattutto se in sosta libera.
Un altro punto critico degli impianti di riscaldamento a gas è la qualità del GPL poiché ne esistono due varietà: il propano e il butano: qualora nella bombola ci fosse del gas butano questa a temperature inferiore ai 5°C non riuscirebbe a gassificare e quindi la nostra stufa si spegnerebbe per mancanza di gas.
Come già anticipato l’alternativa al gas è la stufa a gasolio. Anche questo sistema di riscaldamento camper è inodore e non emette fumi, al contrario di quanto in molti pensano. Questo combustibile è più facile da reperire e quindi garantisce una maggiore autonomia e tranquillità. Altro punto di forza riguarda i costi di riscaldamento ché sono minori a parità di energia prodotta rispetto ad una stufa a gas.
Quindi indubbiamente questo è un sistema di riscaldamento adatto a chi pratica vacanze invernali per lunghi periodi. Il rovescio della medaglia consiste nei consumi di corrente soprattutto nelle fasi di accensione e di spegnimento che rendono indispensabile un’adeguata riserva d’energia, quindi o batterie più capienti o l’allaccio alla rete elettrica e cioè campeggi oppure spostarsi regolarmente al massimo ogni due giorni per ricaricare completamente la batteria.
Altro punto debole è rappresentato dai costi di manutenzione perché in alcuni casi, come può essere la sosta per lunghi periodi a quote superiori ai 1.300 m, la combustione del gasolio lascia dei residui nel bruciatore che necessita perciò di una pulizia periodica. Per ovviare a questo problema, su alcuni modelli è indispensabile montare un kit alta quota che ottimizza così la carburazione.
Come avrete capito il riscaldamento camper perfetto sarebbe la somma dei due sistemi, ma sarebbe come avere la botte piena e la moglie ubriaca…
Come sempre auguro buon divertimento e buone vacanze a tutti.
Montagna e camper: una coppia meravigliosa. È bellissimo sostare in montagna nelle vallate o nei pressi di un lago ghiacciato, attraversare paesaggi innevati e scoprire i mercatini di Natale nelle città ad alta quota. Chi ama sciare o lo snowboard, si troverà particolarmente a suo agio con il camper, dove c’è tutto lo spazio per l’attrezzatura sportiva.
Ma le basse temperature, il gelo e le nevicate improvvise possono causare non pochi guai. È bene partire attrezzati e preparare un piano di viaggio in camper in inverno, in cui sono segnate le mete, i giorni di sosta, la posizione dei camping e le eventuali zone di sosta libera.
Le soste libere sono sempre un tema delicato da affrontare, perché esprimono l’indole del camperista-viaggiatore, ma richiedono un’attenta selezione dei luoghi in cui fermarsi e, nei periodi invernali, le dovute precauzioni per difendersi dal freddo.
Per quanto i mezzi di oggi siano ben coibentati per evitare dispersioni di calore e isolare gli ambienti, dovremo avere l’accortezza di rafforzare i punti deboli del camper in inverno, in particolare la cabina che è di metallo e quindi non ha coibentazione.
Coperte pesanti o sacchi a pelo è sempre bene tenerli a bordo, ma sono tanti gli stratagemmi per isolare meglio la cabina di guida da quella abitativa, in modo da non far disperdere inutilmente il calore sopratutto durante la notte. Come? Con dei tessuti isolanti specifici per camper e oscuranti temici che riparano il parabrezza esterno, che possono essere estesi anche a tutta la cabina. In luoghi dove le temperature scendono di molto sotto lo zero è consigliabile utilizzarli anche sotto ai materassi e aggiungere una moquette sul pavimento.
Ad ogni modo, se si sceglie di viaggiare per molti giorni, sostare in zone libere può rivelarsi complicato per le performance elettriche ed il riscaldamento camper, per cui è consigliabile alternare le soste libere con quelle in campeggio e ricordarsi di non spegnere mai il riscaldamento, ma abbassare semplicemente la temperatura del termostato quando non siamo all’interno del mezzo, per evitare che le tubature dell’acqua si gelino.
Il freddo è un acerrimo nemico per le tubature del camper, per cui è necessario partire sempre pronti a tutto. Innanzi tutto non esiste un liquido antigelo per l’acqua potabile, per questa resta valido il consiglio di non spegnere mai il riscaldamento; per quanto riguarda le tubature di scarico e la vasca di recupero delle acque grigie possiamo adottare diversi rimedi, il nostro preferito rimane quello di lasciare la valvola di scarico aperta e posizionare un recipiente di raccolta esterno che possiamo agevolmente vuotare anche nel caso si congeli; questa è la nostra soluzione preferita perché sappiamo che esistono dei liquidi antigelo ma per quanto possano dichiarasi ecologici e scaricabili nelle fognature rimangono prodotti chimici che hanno sempre un forte impatto ambientale (che può essere evitato).
Una buona alternativa potrebbe essere coibentare le pareti della cisterna di recupero e installare una resistenza elettrica che eviterà il congelamento, questa soluzione però richiede un dispendio di energia elettrica quindi è consigliabile solo ai camperisti che fanno sosta in aree attrezzate con la corrente elettrica.
Sembra quasi banale scriverlo, ma non si sa mai, quando si parte verso destinazioni particolarmente fredde è sempre meglio un consiglio in più che uno in meno: ricordati di portare a bordo:
Getta il sale a terra intorno al mezzo (in particolare davanti agli sportelli) prima di andare a dormire, così da evitare il rischio di scivolare; per quanto riguarda la pala, beh, se al mattino ti svegli circondato dalla neve, sarai attrezzato! Infine, anche se hai delle buone gomme termiche, nulla può sostituire l’uso delle catene se devi uscire da un parcheggio con tanto ghiaccio!
Non stiamo a dirti quanto sia bello e gratificante viaggiare in camper, perché se stai leggendo queste righe probabilmente hai già affrontato almeno un viaggio o hai già deciso di provare, ecco, in questo secondo caso, non saremo di certo noi a rovinarti la sorpresa. Ti diamo solo un piccolo spoiler: è fantastico!
Ad ogni modo, se sei alle prime armi o hai percorso ancora pochi chilometri in camper, in questo articolo trovi alcuni consigli che possono tornarti utili per primi i primi viaggi in camper.
Andiamo per ordine:
Se stai noleggiando un camper, è importantissimo affidarsi a ditte serie e professionali, che verifichino e controllino che sia tutto funzionante. Sembra banale, certo, ma la funzionalità degli impianti è fondamentale. Riscaldamento, aria condizionata, boiler dell’acqua, luci, è tutto ok? Ottimo, ma non dimenticare di controllare che non ci siano perdite o segni di infiltrazioni, potrebbero guastare non solo il mezzo, ma anche il tuo viaggio! Quindi, prima di partire per una destinazione lontana, consigliamo sempre qualche giretto di rodaggio: ti permetterà di capire se c’è qualcosa che non va e di prendere confidenza con la guida e le manovre di parcheggio.
Quindi, ecco una mini-lista di cose da controllare prima di partire:
Se invece il camper è tuo e sei sicuro che i punti della lista precedente siano ok, possiamo procedere con la check-list delle cose importanti da avere a bordo, utili per farti trovare pronto (quasi) ad ogni situazione ed emergenza:
Queste sono le cose indispensabili per iniziare a viaggiare in totale sicurezza e tranquillità. Ci sarebbero poi altre liste di cose utilissime da portare in camper, quelle cose extra ma comunque importanti, magari ne parliamo in un altro articolo, intanto: buon viaggio.
Quando si deve acquistare un camper nuovo, sempre più spesso ci si pone la domanda “compro un camper semestrale o uno nuovo?”. Molti pensano che le differenze siano minime, invece, conti alla mano, un camper semestrale in ottime condizioni permette non solo di risparmiare parecchio ma anche di avere una buona qualità e nel complesso un mezzo collaudato.
Scegliere un usato semestrale porta dunque un vantaggio economico sia in fase d’acquisto sia negli anni successivi.
Ma andiamo per gradi.
Mediamente i camper si svalutano parecchio dopo il primo anno, e da quel momento in poi la svalutazione è di circa € 2.000,00 all’anno; la svalutazione di un mezzo semestrale inizia invece dall’anno successivo all’acquisto. Questo rende ancora più conveniente il risparmio iniziale.
Abbiamo a cuore i nostri mezzi e i nostri clienti, quindi cerchiamo di offrire oltre a veicoli con una buona dotazione di accessori una cura speciale e professionale per quanto riguarda l’igiene e la manutenzione.
In particolare, i nostri camper semestrali li svestiamo e rivestiamo da cima a fondo: sostituiamo tutte le tappezzerie, le tende e ogni copertura interna, e rimontiamo tutte le tappezzerie originali a fine stagione prima che il camper venga messo in vendita; questo ci permette di preservare l’estetica del veicolo e garantire un livello igienico pari al nuovo. Inoltre ripuliamo e disinfettiamo ogni centimetro degli interni (anche le vasche dell’acqua) con i migliori prodotti per la pulizia.
Tra il nuovo e l’usato semestrale ci sono anche dei vantaggi tecnici: poiché il camper è un prodotto altamente artigianale possiamo affermare che i nostri semestrali, avendo già percorso un primo chilometraggio, hanno già manifestato eventuali difetti di assemblaggio o “di gioventù” che sono già stati scoperti e risolti. E ovviamente, noi ricontrolliamo da cima a fondo ogni componente, testando personalmente ogni camper che mettiamo a noleggio o in vendita.Un altro vantaggio da non escludere riguarda la garanzia: un camper semestrale gode delle stesse garanzie di uno nuovo.
I vantaggi di un mezzo semestrale sono dunque molteplici, e riguardano:
Tutto questo evidenzia anche le differenze che ci sono tra acquistare un usato da un privato o da un’azienda professionale come Quelli dei Camper.
Vuoi scoprire altre informazioni sulla nostra flotta di camper usati?
Contattaci, non vediamo l’ora di conoscerti.
Sempre più spesso i passeggeri che viaggiano nella zona dinette del camper si lamentano del gran caldo nei trasferimenti estivi, ma esiste un sistema davvero efficace per ovviare a questo problema: il Blue Cool Drive 40 di Webasto.
L’idea è semplice: sfruttare l’impianto del condizionatore motore per raffreddare anche la cellula. Il kit è composto da una serie di tubi che si interfacciano con l’impianto di condizionamento del motore e attraverso un evaporatore supplementare posizionato nella zona abitativa (possiamo scegliere sia la zona dinette che la zona posteriore) ed il gioco è fatto!
La grande scommessa di Webasto è riuscire a far funzionare l’impianto non solo in viaggio ma anche in sosta collegando il camper alla rete elettrica.
L’idea è un kit aggiuntivo con un compressore separato che ci permetterà di sfruttare l’impianto anche a motore spento.
Il sistema completo dovrebbe uscire a settembre alla fiera di Parma, per il momento noi abbiamo già installato il sistema per il viaggio con risultati stupefacenti, non vediamo l’ora di poter completare l’opera con il compressore a 220 volt!!!
Webasto da sempre leader negli impianti di climatizzazione estiva ed invernale apre un nuovo scenario e mette a disposizione una soluzione efficace, semplice ed efficiente al problema del condizionamento in viaggio.
Ecco alcuni vantaggi di BlueCool Drive 40:
Il caldo inizia a farci soffrire un po’ troppo e iniziamo a valutare dei sistemi che possano alleviare la nostra sofferenza. Tra questi spicca il Condizionatore evaporativo Viesa, un oggetto per molti ancora misterioso, ecco perché siamo qui a scriverne.
Il principio di funzionamento dei condizionatori evaporativi si basa sull’abbattimento della temperatura percepita cioè il calore avvertito dal nostro corpo. Questo valore viene influenzato da 4 diversi fattori:
Il condizionatore evaporativo Viesa agisce su tutti e quattro questi fattori per creare una condizione di benessere direttamente sulla persona, e non tanto nell’ambiente circostante. Questo ha come risultato una corretta evaporazione dell’umidità presente sulla pelle, fenomeno che ha come effetto l’asportazione di calore.
Il processo di rinfresco ha inizio con l’evaporazione dell’acqua sulla superficie del filtro e con il conseguente abbassamento della temperatura.
L’aria rinfrescata viene immessa nell’ambiente con un’umidità relativa ottimale compresa tra il 40% e il 60%, e una densità molto bassa (minuscole gocce nebulizzate della misura di 0,002 micron).
Stabilizzare l’umidità relativa interna è importante poiché quando l’aria è troppo ricca di acqua, l’evaporazione del sudore avviene meno facilmente o non avviene del tutto.
Allo stesso modo immettere aria con umidità a bassa densità permette di distribuire l’acqua su una superficie maggiore per una più rapida evaporazione.
Se hai domande al riguardo non esitare a contattarci.